Contenuti per adulti
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Ero poco più che un bambino,
della famiglia il più piccino,
la mia nonna aveva un cagnolino,
ci giocavo dalla sera al mattino.
Tra di noi c'era un forte legame,
come un alveare sta al suo sciame,
quando la confidenza fu ormai abbastanza,
salì sul mio polpaccio con tracotanza.
Avvinghiato forte alla mia caviglia,
gioioso che vederlo era una meraviglia,
di sua sponte aveva inventato quel gioco,
che sembrava gli piacesse non poco.
Che sapeva un povero bambino,
delle intenzioni malandrine del cagnolino,
a lui piaceva starmi insieme,
facendomi dono del suo seme.